NOVITA' IN CUCINA

Maurizio Frau, Grande Maestro del cioccolato italiano alla conquista di Parigi

Il mastro cioccolatiere cagliaritano, campione italiano, punta al podio nel mondiale che si terrà in Francia

Rimini non è bastato: dopo la vittoria al Sigep il titolo italiano di Maestro cioccolatiere, il cagliaritano Maurizio Frau e’ carico ed ambizioso per tentare l’assalto al World Chocolate MastersTM di Cacao Barry, le cui finali internazionali si terranno a Parigi in occasione del Salon du Chocolat.

Cosa ha significato conquistare il titolo italiano?

“C’era tanta voglia ed emozione, soprattutto nella programmazione dell’obiettivo. Nella testa avevo l’obiettivo di arrivare a Parigi a disputare i mondiali. Sono partito dalle preselezioni di Milano, e questo traguardo è anche la programmazione della mia vita: negli ultimi due anni ho escluso tutto. Lavoro pochissimo, vita sociale praticamente assente. Perché se vuoi arrivare fino in fondo e ottenere il massimo, devi rinunciare a tutto il resto”.

Un sacrificio che ha pagato…

“Assolutamente. Ma non ho terminato il mio percorso. Non mi nascondo dietro un dito, dicendo che per me è un successo arrivare già a mondiali di Parigi. Punto ad arrivare almeno fra i primi tre. Questa è la mia ambizione, e se non dovesse arrivare sarò comunque contento perché è un’esperienza che in pochi posso dire di aver fatto”.

Quanto sara’ impegnativo partecipare al sogno del world chioccolate masters di Caco Barry?

“Faccio questo lavoro da quasi 17 anni, ora ne ho 33, e sapere che il mio lavoro e’ stato giudicato il migliore in Italia, valutandolo degno di partecipare all’unico concorso individuale al mondo dedicato all’uso creativo del cioccolato, direi che deve darmi fiducia ma anche responsabilità. Si tratta infatti della competizione internazionale più difficile, ma anche più appassionante e prestigiosa, nell’universo della cioccolateria”.

Quale e’ stato il tema della competizione al Sigep?

“Futuropolis, la città del futuro. Ho vinto realizzando una scultura di 160 centimetri, un dessert al piatto con mango e cioccolato e pan di Spagna cioccolato. Rappresentava una città futuristica dov’è al centro c’era un robot-donna. Adesso andrò a Parigi perché per il mondiale e’ previsto che realizzi delle tavolette di cioccolato esclusivo. E’ per tutti i concorrenti, e ciascuno di noi avrà il suo cioccolato esclusivo. A Parigi andrò per scegliere gli ingredienti da utilizzare per questo lavoro, utilizzando le mie caratteristiche. A me piace che il gusto non sia troppo aggressivo, magari un cioccolato più neutro, con retrogusto di vaniglia o sentore di frutta ma che non sia alla fine nauseante”.

Parti in Francia a rappresentare l’Italia. Ma sei consapevole che stai rappresentando anche la Sardegna?

“Sono sincero: mi sento un doppio carico di responsabilità. Perché difenderò la bandiera italiana, ma anche quella sarda. Un po’ come se dovessi rappresentare due nazioni. Sara’ un impegno non da poco, ma mi inorgoglisce”.

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